Oscar 2022: i film vincitori
Con questo articolo state entrando in una zona protetta: non vi parliamo dell’infelice scambio tra Will Smith e Chris Rock durante la cerimonia degli Oscar. Abbiamo intenzione di trattare in queste poche centinaia di caratteri di puro cinema e celebrarlo come si deve!
Come tuttə sappiamo, spesso con i pronostici dei film vincitori nelle numerose categorie si verificano due casi: o vengono confermati con grande soddisfazione dei commentatori, oppure avvengono delle sorprese. Beh, il caso di Dune di Denis Villeneuve è il primo: non c’è stato alcuno stupore nel vederlo portarsi a casa i premi cosiddetti “tecnici”: miglior fotografia, miglior scenografia, miglior montaggio, miglior sonoro, miglior colonna sonora e migliori effetti visivi. Per quanto riguarda la colonna sonora, è il secondo Oscar che il grande compositore Hans Zimmer riceve: il primo è stato per The Lion King nel 1994. Perché questa lista di statuette non ci sorprende? Perché l’unico elemento su cui Dune ha messo d’accordo tutta la critica è proprio la straordinaria qualità visiva e sonora!
Coda – I segni del cuore è un film commovente ma mai melodrammatico o banale, impegnato socialmente ma non pedante. Questo gli è valso tre candidature, tutte e tre determinanti la vittoria della statuetta: miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore non protagonista. Quest’ultimo Troy Kotsur, che nel film interpreta il personaggio di Frank. Si tratta del primo attore sordo a vincere un Oscar, confermando il merito di una carriera impegnata concretamente: oltre a essere un attore sopraffino, Kotsur è anche produttore di D-movies, ovvero deafmovies, film per persone sorde.
Per quanto riguarda lo straordinario mondo dell’animazione, abbiamo un po’ aggrottato la fronte quando le presentatrici l’hanno ridotto a prodotti apprezzati soltanto dai bambini e dalle bambine. I film candidati (Luca, Encanto, I Mitchell contro le macchine, Raya e l’ultimo drago e Flee) sono la perfetta rappresentazione di quanto i film di animazione non siano riducibili a qualcosa soltanto di infantile: hanno grafiche mozzafiato e storie coinvolgenti, oltre che morali potenti. Encanto, il vincitore del miglior film d’animazione, ha come eroina una ragazza normale, che apparentemente non ha nulla di speciale, che non è perfetta, ma che, nonostante ciò, riesce a salvare le sorti della propria famiglia in un’avventura soprattutto interiore. Perché mai una persona adulta non dovrebbe apprezzare un insegnamento così incisivo?
Ultimo ma non ultimo, The power of the dog di Jane Campion le fa vincere la statuetta come miglior regista. Oltre a elogiare il film nella sua semplicità così dirompente, lasciamo qui un’informazione che dovrebbe farci riflettere sul futuro del cinema e su quanto lavoro ci sia ancora da fare per la parità di genere in questa industria: vincendo il premio come miglior regista, Jane Campion diventa la prima donna a essere nominata più di una volta per questo premio e soltanto la terza a vincerlo.